Sommario :
Che cos’è nel concreto?
L’Assegno Sociale è un aiuto economico annuo, rivolto a quei cittadini italiani e stranieri che alla soglia di una certa età, si trovano in gravi difficoltà economiche o che hanno un reddito di gran lunga inferiore ai limiti fissati ogni anno dalle leggi italiane.
Questa iniziativa esiste dal 1996, quando ha preso il posto della vecchia pensione sociale ed è diventata una forma di sostegno assistenziale, non legata ai contributi versati come le pensioni normali. L’assegno è puramente personale, non si può lasciare in eredità, vendere, bloccare o usare fuori dall’Italia, poiché pensato proprio per garantire un minimo di sicurezza e sostegno a chi davvero non riesce ad arrivare a fine mese.
A chi è rivolto?
Ci sono alcune condizioni da rispettare per poter ricevere l’Assegno Sociale, vediamole qui di seguito:
- Avere almeno 67 anni di età
- Vivere in una situazione economica difficile (con reddito inferiore alle leggi)
- Essere cittadini italiani
- Essere cittadini extracomunitari, provenienti dall’estero, con permesso di soggiorno valido (per maggiori dettagli qui)
- Essere cittadini extracomunitari familiari con almeno un cittadino comunitario
- Avere la residenza effettiva in Italia o soggiorno legale e continuativo sul territorio italiano da almeno 10 anni al momento della domanda
Indipendentemente dal requisito sanitario, contributivo o assicurativo, hanno diritto a questo tipo di quei soggetti che non hanno entrate sufficienti per vivere in modo dignitoso. È pensato anche per chi non ha mai lavorato o non ha versato contributi, quindi non si tratta di una pensione, ma di un sostegno per chi ne ha veramente bisogno.
Si può passare dall’Assegno Sociale alla pensione di vecchiaia senza perdere gli arretrati?
Alcuni beneficiari continuano a percepire alcune prestazioni, quali l’Assegno Sociale, nonostante abbiano maturato il requisito per ottenere la pensione di vecchiaia. In questi casi, è possibile richiedere il passaggio dall’uno all’altro, ottenendo gli arretrati per il periodo passato.
L’INPS dice che è possibile ottenere gli arretrati maturati, benché questi siano calcolati al netto di quanto percepito dall’Assegno Sociale, nel momento in cui il beneficiario ha ottenuto il requisito per avere la pensione.
In questo caso, il soggetto che ne fa richiesta sceglie tra due strade:
- Presentare una domanda normale con decorrenza al primo giorno del mese successivo
- Richiedere che il trattamento pensionistico decorra dal mese successivo a quello in cui si è maturato il diritto alla pensione
Come funziona l’Assegno Sociale
Come fare domanda
L’Assegno Sociale deve essere richiesto unicamente online, accedendo al sito dell’INPS, tramite il servizio dedicato. Per saperne di più, basta digitare “assegno sociale” nella barra di ricerca della homepage per trovare tutte le info aggiornate.
Se invece non ti senti a tuo agio col web…nessun problema! Puoi anche:
- Chiamare il Contact Center INPS al 803 164 (da fisso) oppure allo 06 164 164 (da cellulare).
- Chiedere aiuto ad un patronato, che fa la domanda per te attraverso i loro servizi online.
Per presentare la domanda ricorda che è necessario presentare:
- La propria autocertificazione dei dati personali;
- La dichiarazione del proprio reddito;
- La dichiarazione di eventuale ricovero in istituto
Quando parte e quanto dura
Al momento dell’accettazione della domanda, l’assegno inizia a essere pagato dal primo giorno del mese successivo alla richiesta.
Però attenzione: l’assegno è provvisorio! Ogni anno l’INPS controlla se hai ancora i requisiti necessari, sia economici che di residenza.
I tempi di risposta dell’INPS
I tempi di risposta alla richiesta dell’Assegno Sociale possono arrivare fino a 45 giorni, tempo stabilito dal Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS.
Per vedere dettagli c’è una tabella in PDF allegata che riporta i termini di definizione dei provvedimenti stabiliti.
Importi dell’Assegno Sociale
Nel 2025, l’assegno sociale vale 538,69 euro al mese, per 13 mensilità (quindi anche la tredicesima!).
Non è però uguale per tutti: dipende dal guadagno del richiedente, dai requisiti per legge e dal suo stato civile. Ecco come funzionano le prestazioni caso per caso:
- Se non sei sposato e non hai nessun reddito, ti spetta l’importo pieno.
- Se sei sposato e il reddito annuale sommato di entrambi è sotto i 7.002,97 euro all’anno, anche questa volta ti spetta l’importo pieno.
- Se hai qualche entrata, ma sotto i 7.002,97 euro (o pari a 14.005,94 euro se sei sposato), ti danno una parte dell’assegno, in base a quanto guadagni.
Nessuna tassa viene tolta dall’importo: l’assegno è netto, non soggetto alle trattenute IRPEF.
Ricorda! Se rimani all’estero per un periodo di più di 29 giorni di fila, l’assegno viene sospeso dal momento della tua partenza. E se resti fuori dal paese per più di un anno, perdi il diritto all’assegno e ti viene revocato del tutto.
Quali sono i redditi influenti?
Quando si valuta il reddito per la prestazione, si tengono in considerazione tutti i tipi di entrate, anche quelle esenti da tasse. Si tratta, ad esempio, dell’invalidità civile, delle pensioni di guerra e degli assegni per sordità o cecità.
La prima volta che si presenta la domanda, si guarda il guadagno annuo in corso del beneficiario. Negli anni successivi, invece, si verifica il reddito dell’anno prima, tranne che per le pensioni, servizi valutate sempre sull’anno in corso.
Ecco una guida di alcuni redditi rilevanti:
- Redditi assoggettabili a IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva
- Reddito esente da imposta
- Pensioni e assegni per ciechi civili, invalidi civili e sordi
- Pensioni di guerra
- Rendite vitalizie erogate dall’Inail
- Reddito da titolari di terreni e fabbricati
- Pensioni privilegiate per infermità, contratte durante il servizio militare di leva
- Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta
- Redditi soggetti a imposta sostitutiva
- Assegni alimentari
Quali i redditi esclusi?
Alcuni redditi invece non sono calcolati nella domanda, per il richiedente e il coniuge. Eccone qui alcuni:
- Trattamenti di fine rapporto
- Titolari di prima casa
- Anticipazioni dei trattamenti di fine rapporto
- Competenze arretrate di qualsiasi genere soggette a tassazione separata
- Pensione liquidata in misura a 1/3 della pensione e non oltre 1/3 dell’assegno sociale
- Assegno vitalizio per gli ex combattenti di guerra
- Indennità di accompagnamento per i sordi
Assegno Sociale in casi particolari
Nel caso in cui il titolare dell’Assegno Sociale venisse ricoverato in istituti o comunità in italia,, per salute o altre cause personali, l’assegno viene pagato in misura ridotta del 50%.
Invece se l’importo è a carico del soggetto stesso o dei suoi familiari, succede che:
- Se questo è in misura pari o superiore al 50% dell’assegno sociale, questo viene concesso in misura intera
- Se è in misura inferiore al 50% dell’assegno sociale, quest’ultimo viene ridotto del 25%
Se ti viene rifiutata della domanda
Se l’INPS rifiuta la tua domanda, niente panico! Hai la possibilità di fare ricorso presentando una richiesta al Comitato Provinciale INPS.
Hai tempo fino a 90 giorni di tempo da quando ricevi la comunicazione di rifiuto per inviare il ricorso.
Un consiglio? Rivolgiti al patronato per chiedere un aiuto anche per questa fase! Loro sanno come muoversi e ti faranno da guida, per evitare errori e perdite di tempo.
Maggiorazione dell’Assegno Sociale
A partire dall’anno 2001, in Italia, chi ha più di 65 anni riceve una piccola maggiorazione dell’Assegno Sociale fissa, pari a 12,91 euro al mese.
Per chi ha più di 75 anni, invece, l’aggiunta sale a 20,66 euro mensili.
Dal 2002, successivamente, si è deciso che chi ha almeno 70 anni (oppure un’età un po’ più bassa se ha versato contributi) ha un aumento più consistente, che può arrivare ad un totale di 516,46 euro al mese (importo aggiornato nel 2003).
Ancora dal 2008, grazie a un accordo avvenuto tra governo e sindacati, questa cifra è salita nuovamente, toccando 580 euro. Per avere un’idea, nel 2021 l’importo massimo è arrivato a 652,21 euro al mese.
Non perderti nulla!
Per approfondire e trovare altre informazioni specifiche su questa prestazione o altri servizi, tieni d’occhio il sito dell’INPS.
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