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Bonus Animali Domestici
Hai un amico a quattro zampe o stai pensando di adottarne uno? I costi sono tanti, ma sono spese a cui non puoi rinunciare per la sua salute? Nessun problema!! Arriva in tuo soccorso il Bonus Animali Domestici 2025, un'agevolazione fiscale che consente di coprire parte delle spese veterinarie e dei farmaci per il tuo cane o un qualsiasi animale domestico, sostenute durante l’anno.
Che cos’è questo bonus animali domestici?
Il Bonus Animali Domestici è un’opportunità unica per i proprietari di animali da compagnia, poiché rende accessibili tutte le spese veterinarie, spesso molto elevate, rendendo più facile prendersi cura dei propri animali.
Questa agevolazione fiscale introdotta dal governo italiano, è annuale e consente di detrarre parte delle spese per gli animali domestici iscritti all’Anagrafe; fa parte degli aiuti alle famiglie ed è un tema sempre più rilevante nel contesto delle politiche di welfare.
Alcuni degli obiettivi prefissati sono contrastare l’alto livello di randagismo, evitando così molti incidenti d’auto; chiudere gli allevamenti intensivi; rifinanziare la fauna selvatica (come cinghiali e orsi).
Quanto vale il bonus animali domestici?
Il bonus prevede di detrarre dall'IRPEF il 19% su un massimo di 550 euro di spese all’anno, tra veterinari, farmaci e assistenza sanitaria al proprio animale.
Nel dettaglio, il bonus si applica solamente alle spese oltre la cifra di 129,11€ e fino al limite di 550€, per un valore massimo di sconto pari dunque a circa 80€.
La somma è indipendente dal numero di animali domestici posseduti, sottolineando l'importanza che gli animali giocano nella vita quotidiana di molte famiglie italiane.
L’approvazione
Il governo ha stanziato un fondo complessivo di 750.000 euro per questo bonus, distribuiti in 250.000 euro all’anno dal 2024 al 2026, tra le regioni d’Italia.
Questo aiuto era già previsto nella legge di Bilancio 2024, ma è rimasta in sospeso finora a causa della necessità di un confronto con le Regioni, alle quali spetta il compito di stabilire l’importo e le modalità per richiederlo. Finalmente è stato annunciato il via libera dal decreto della Conferenza Stato-Regione, che ha dato il consenso per farlo entrare in vigore in aprile!
Cosa prevede il bonus animali domestici?
Per ricevere questa agevolazione è prevista una spesa minima di 129,11 euro durante l'anno, al di sotto del quale non si può calcolare nella detrazione fiscale, per evitare di includere importi molto bassi, come singoli prodotti acquistati o farmaci di valore contenuto.
Per calcolarla è semplice! Basterà sottrarre la franchigia dell’importo pagato (fino a 550 euro) e applicare l’aliquota del 19%. Ad esempio se spendi annualmente 400€, la detrazione sarà calcolata su 400-129,11 per ottenere 51,47€.
Non dimenticare di conservare tutte le ricevute o le fatture che permettono di attestare e tracciare i tuoi acquisti! Nonché la descrizione dei servizi o dei prodotti acquistati e il codice fiscale del richiedente (riportato sulle ricevute stesse).
Quali spese sono comprese?
Vediamo insieme cosa comprendono le spese ammissibili per la detrazione:
- Tutte le visite veterinarie, anche quelle specialistiche
- Interventi chirurgici
- Esami di laboratorio
- Farmaci prescritti dai veterinari
Non vengono incluse invece spese per l’alimentazione o quelle relative agli animali destinati all’allevamento o alla riproduzione.
I requisiti necessari per il bonus animali domestici
Se sei arrivato fino a qui e il tuo interesse a ricevere questo bonus non è cambiato, dai un occhiata ai requisiti necessari per poterne fare richiesta come beneficiario:
- ISEE: non superiore a 16.215 euro.
- Residenza: in Italia.
- Età: al vantaggio hanno diritto le persone con più di 65 anni di età, limitazione che ha lo scopo di aiutare le persone più anziane, ma che riduce drasticamente la platea dei beneficiari.
- Registrazione dell’animale: il tuo amico a quattro zampe deve essere regolarmente registrato all'Anagrafe degli Animali d’Affezione. A livello ufficiale l’animale domestico deve appartenere al beneficiario o a un membro del suo nucleo familiare.
- Tracciabilità dei pagamenti: le spese calcolate sono soltanto quelle effettuate con metodi di pagamento tracciabili, come carte di credito o debito, bonifici bancari o altri strumenti elettronici. Mentre non sono ammesse quelle pagate in contanti.
È fondamentale, dunque, conservare le ricevute fiscali che attestano le spese veterinarie, inclusi i dati del proprietario, come il nome e il codice fiscale, una descrizione dettagliata del servizio o del prodotto acquistato e quanto è l'importo totale pagato.
Per quali specie di animali si può richiedere
Il Bonus per la cura dei propri animali si applica a tutti quelli a scopo di compagnia o pratica sportiva e certificabili con microchip, come:
- Cani
- Gatti
- Criceti
- Furetti
- Piccoli roditori
Sono inclusi anche gli animali che accompagnano persone con disabilità, in riabilitazione e quelli che svolgono attività di pet-therapy.
Se gli animali sono stati adottati tramite associazioni o rifugi, non ci sono requisiti particolari, ma ti consigliamo comunque di conservare i documenti dell'adozione, dato che alcune regioni prevedono agevolazioni aggiuntive.
Ci sono alcuni animali che non rientrano invece automaticamente nella lista o non sono inclusi, come ad esempio:
- Animali allevati a scopo commerciale, alimentare o d'affezione
- Volatili, galline e cavalli,
- Animali da fattoria o da reddito.
- Rane, pesci, o animali acquatici
Come ottenere il bonus animali domestici
Qualsiasi procedura burocratica può spaventare, ma questa è davvero semplice!
Il contributo si potrà richiedere al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi (come ad esempio nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF).
Per poter accedere alla detrazione fiscale è necessario indicare nella domanda le spese veterinarie sostenute, facendo attenzione ad inserire l’importo complessivo delle spese detraibili, nella sezione specifica dedicata alle spese veterinarie.
Successivamente bisognerà applicare la soglia minima di 129,11 euro e calcolare il 19% sulla differenza tra l’importo speso e questa soglia, verificando che il totale non superi il limite massimo e il tuo ISEE non sia superiore al massimo richiesto.
Per qualsiasi dubbio o bisogno di supporto, rivolgiti ad un CAF o un commercialista per la compilazione del modulo, in modo da non essere in difficoltà e non dover auto-compilare ogni documento rischiando di cadere in errore.
Dopo aver presentato la domanda per il bonus animali domestici
Quando è stata presentata la domanda, anche online, le Regioni prendono in considerazione le richieste in ordine di arrivo, a partire da aprile, fino ad esaurimento dei fondi assegnati e risorse ripartite tramite un decreto attuativo; in seguito comunicano all'Agenzia delle Entrate i dati relativi ai beneficiari.
Quest’ultima potrebbe, a questo punto, effettuare dei controlli sui documenti, se i pagamenti sono tracciabili o la conformità delle dichiarazioni del richiedente. Per quanto tempo si deve conservare tutta la documentazione? È consigliato almeno per 5 anni.
Iniziative regionali e locali
Non dimenticare di controllare i bonus e contributi regionali a cui hai diritto!
Oltre all’incentivo nazionale previsto, i proprietari di un cane o più animali di ogni regione possono beneficiare di ulteriori aiuti promossi dai propri Comuni o Regioni in cui si risiede, che variano in base alle decisioni e ai fondi delle amministrazioni locali. È utile informarsi e rimanere sempre aggiornati sulle possibilità che sono messe a disposizione dei cittadini nel proprio territorio, che potrebbero sommarsi ai bonus statali.
Le spese mediche per i tuoi animali domestici
Quando tieni da tempo un animale domestico in casa, sicuramente la voce delle spese mediche, così come il cibo, non ti è mai stata indifferente. Per ogni animale, il consiglio per una corretta cura e prevenzione è quello di fare una o due visite di controllo ogni anno, oltre ai vaccini e anti-parassitari che dipendono dalle stagioni o dalla regione di residenza in cui si vive.
Secondo la Ragioneria generale dello Stato, la spesa veterinaria complessiva degli italiani nel 2023 è stata di circa un miliardo e 100 milioni di euro, con un aumento dell'11% rispetto al 2022.
Sicuramente c’è una maggiore attenzione al benessere e alla salute dei propri amici a quattro zampe (come cani e gatti o animali domestici meno convenzionali, come furetti o alcuni tipi di roditori), ma la mancanza di un sistema veterinario pubblico, con costi e fisco sempre più in aumento, in molti casi è proprio l'ostacolo per una corretta prevenzione.
Il rapporto tra gli italiani e i loro animali domestici
Una ricerca condotta da Changes Unipol ha rivelato che in base al rapporto tra italiani e animali domestici, circa il 56% dei cittadini residenti in Italia possiede almeno un animale domestico, in particolare cani e gatti, e quasi l’80% lo considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. La restante parte si divide tra chi non ne possiede, ma vorrebbe averne uno, e chi ha scelto di non possederne alcuno.
In particolare le città di Torino e Cagliari sarebbero quelle che registrano la più alta percentuale di proprietari di amici a quattro zampe.